STORIA

Noto anche come pianoforte fortepiano, e uno strumento musicale a corde percosse. Il prototipo del pianoforte fu ideato da un italiano Bartolomeo Cristofori alla fine del XVII secolo.
Il pianoforte moderno
ha una tastiera con martelli ricoperti di feltro che percuotono le corde,
permettendo una vasta gamma di dinamiche sonore. La sua storia inizia
nei primi anni del XVIII secolo con Cristofori, costruttore di clavicembali
al servizio del principe Ferdinando de Medici.
Nel 1726 Gottfried Silbermann in Germania riprodusse e miglioro' lo strumento di Cristofori, ottenendo anche l'apprezzamento di Bach e del re Federico II di Prussia. Nello stesso periodo, l'allievo di Cristofori Domenico Del Mela costrui il primo pianoforte verticale.
Nel corso del XVIII secolo, il pianoforte
si diffuse in Europa grazie ai miglioramenti tecnici apportati da costruttori
come Johann Andreas Stein ad Augusta, che conquisto Mozart con le possibilita
espressive dello strumento. La scuola viennese divenne poi punto di riferimento,
influenzando musicisti come Haydn, Beethoven e lo stesso Mozart.
In Italia si distinsero i Cresci di Livorno, la cui produzione fu elogiata
anche da Franz Liszt, mentre in Francia emersero i celebri costruttori
Érard (preferito da Liszt) e Pleyel (amato da Chopin).
Durante il Romanticismo, dal 1840 in poi, l’introduzione di strutture
metalliche permise l’aumento della potenza sonora e la nascita dei pianoforti
da concerto come i "gran coda". Questa evoluzione porto a un
cambiamento radicale della timbrica rispetto ai cosiddetti fortepiani
dell’Ottocento.
I pianoforti verticali, piu compatti ed economici, iniziarono a diffondersi
alla fine del XVIII secolo. In Italia, nel 1861, venne inventato il melopiano,
dotato di motore a manovella.
Tra i costruttori moderni italiani si distinguono Fazioli e Luigi Borgato,
apprezzati a livello internazionale per l’eccellenza artigianale e la
qualita sonora dei loro strumenti.
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